Andy Schleck

asd

« Older   Newer »
  Share  
Dormiglione
view post Posted on 19/11/2012, 21:39






Fig. 1: Paramecium Aurelia



Fig. 2: Paramecium Caudatum

Breve Introduzione:

L’obiettivo dell’esperienza è di verificare le variazioni climatiche in ecosistemi apparentemente simili, ma di pH differente (rispettivamente pH 4; pH 7; pH 10) . Dopo aver prelevato in superficie dall’infusione di pH 7, si è passati all’attenta osservazione e all’analisi delle specie viventi nell’ecosistema. Siccome le interazioni in un ecosistema sono in continuo mutamento, va specificato che le analisi sono state effettuate circa 20-25 giorni dopo l’infusione del fieno.


Risultati e osservazioni sulle diverse infusioni di fieno:

pH 4: L’acqua è lievemente torbida e assume una colorazione giallo-verde. È possibile riconoscere una sottile patina nera sulla superficie dell’infusione.
























Fig. 3: Infusione di fieno a pH 4


pH 7: L’acqua è lievemente torbida e assume una colorazione giallo-verde, più tendente al giallo. In superficie si può notare una patina biancastra, più spessa che in precedenza.
.



















Fig. 4: Infusione di fieno a pH 7

pH 10: L’acqua assume un colore arancione ed è molto torbida. Sulla superficie si nota la presenza di una sottile patina biancastra. L'acqua è molto torbida e di colore arancione, alcune foglie sono ancora verdi.
















Fig. 5: Infusione di fieno a pH 10


Osservazioni al microscopio e discussione:

A causa del limitato tempo è stata unicamente osservata l’infusione a pH 7, in cui sono state avvistate e individuate due specie diverse: “Paramecium Aurelia” e, seppur decisamente meno ricorrente della precedente, la specie “Paramecium Caudatum”. Entrambe sono protozoi appartenenti alla classe dei ciliati. I Parameci, pur essendo organismi unicellulari, hanno sviluppato un sistema digerente. Dopo più metodi di misurazione si conclude che le dimensioni di entrambe le specie si aggirano intorno ai 140-150nm. Vista la loro relativamente elevata velocità (approssimata a 1mm/s) di attraversamento del campo visivo è stato complicato rappresentare graficamente le due specie in modo accurato. È stato comunque possibile individuare diverse parti del corpo importanti, quali le ciglia (che in totale sono circa 2500), i micronuclei, l’ano, la bocca e i vacuoli alimentari tra cui circola il cibo nella digestione. I parameci per muoversi usa proprio le ciglia, che nel complesso gli offrono una grande mobilità: infatti – come si è potuto osservare – questi organismi possono ruotare in tutte le direzioni e in caso di pericolo possono perciò modificare o addirittura invertire il moto (che quindi si può definire elicoidale) senza alcuna difficoltà. Il comportamento del paramecio è determinato da stimoli esterni e da impulsi specifici: infatti palesano delle reazioni di repulsione che orientano l’organismo a ricercare condizioni di vita più favorevoli. Ad esempio quando l’ambiente è troppo acido l’organismo tende ad indietreggiare e a ricercare un luogo che gli si addica maggiormente. Questo porta a concludere che le due specie si addicono maggiormente ad ambienti neutri o basici, in quanto non sopportano l’acidità. Perciò dovremmo ritrovare i parameci nell’infusione di pH, ma non in quella di pH 4, se non in quantità minime.








L’evoluzione delle due specie di parameci segue questo andamento:






















Fig. 6: Rappresentazione grafica dell’evoluzione della popolazione di P. Aurelia e P. Caudatum


Essendo già trascorsi oltre 20 giorni dall’osservazione, si può concludere – sulla base di quanto visto e questi grafici – che la specie “Paramecium aurelia” ha preso il sopravvento sulla specie “Paramecium caudatum”, la quale dovrebbe essere meno complessa dato che, come si può notare dalla prima parte del grafico, ha una frequenza di riproduzione maggiore.
 
Top
0 replies since 19/11/2012, 21:39   14 views
  Share